A GLASS OF ITALY PER LA CINA

Di Massimo Sainato

Ogni giorno in Italia un “esperto” di vino si sveglia e scrive la lista dei vini imperdibili, che solo lui – beato – conosce. Ogni giorno in Italia milioni di consumatori si svegliano e se ne strabattono delle liste dei vini imperdibili scritte dagli “esperti”, tanto – beati loro – i vini continuano a comprarli al supermercato o peggio ancora dall’amico del cugino, che fa il vino genuino e per 1,50€ al litro non è poi così male.

IMG_1868Non si sentirebbe quindi la necessità né di scrivere né di leggere queste poche righe, se non fosse che proprio oggi siamo stati chiamati dal Consorzio China Promotion di Torino per far vivere una degustazione speciale a una delegazione di importanti buyer cinesi in visita nel nostro Paese per il loro consueto tour annuale.

“Mi raccomando, devono vivere un’esperienza completamente diversa dalle solite degustazioni” era l’incipit.

Beh, noi raccontiamo dal 2012 storie di territori e soprattutto di vignaioli artigiani, quindi qualcosa da dire ce lo avremmo anche. Ma se già è difficile scrivere la famosa lista dei 100 vini che ti porteresti su un’isola deserta o quella dei 50 vini più buoni d’Italia, figurarsi se devi raccontare l’Italia in un’ora e mezza attraverso solo 15 vini!

Impresa ardua, anche se un aiutino lo abbiamo avuto: i vini dovevano essere di fascia di prezzo non superiore a 20€ e alcune regioni come il Piemonte, la Valle d’Aosta, il Friuli, l’Alto Adige, la Toscana tradizionale erano escluse perché il nostro gruppo di ospiti le conosceva bene o comunque aveva già consolidati rapporti commerciali.

Detto, fatto. Fra tante liste inutili che trovate su Internet ora ci aggiungiamo anche la nostra, nell’ordine di comparizione dei vini e con annesso il titolo del brano che abbiamo abbinato in ascolto.

IMG_1915E se le suggestive e meravigliose immagini dei territori visitati vi attraggono, andateli a trovare di persona questi vignaioli artigiani e capirete anche voi perché per noi questa è gente speciale che fa vini speciali.

Buona lettura!

BIANCHI

1) Pigato – TENUTA MAFFONE – Pieve di Teco – Liguria (Ai pè do vegio convento – Bubi Senarega)

2) Campo del Guardiano (procanico, grechetto, verdello, drupeggio, malvasia) – PALAZZONE – Orvieto – Umbria (Stefano Bollani & Friends – Umbria Jazz Festival)

3) Ilagiù Elba Bianco (procanico, ansonica, biancone) – ARRIGHI – Porto Azzurro, Elba – Toscana (Allegro Vivo per Quartetto d’Archi – Giacomo Puccini)

4) Furore Bianco (falanghina, biancolella) – MARISA CUOMO  – Furore, Costiera Amalfitana – Campania (Tempesta di Mare – Antonio Vivaldi)

5) Come d’Incanto (nero di troia), blanc de noir – CARPENTIERE – Corato – Puglia (Tell Me – Merifiore)

6) Soave S. Stefano (garganega) – UMBERTO PORTINARI – Brognoligo di Monteforte d’Alpone – Veneto (Claudio Fasoli, Jazz & Wine)

ROSSI

7) Montepulciano S. Michele (montepulciano) – CENTORAME – Casoli di Atri – Abruzzo (Piccola Bottega dello Swing)

8) Ixè Tempranillo (tempranillo) – BECONCINI – S. Miniato – Toscana (Emozioni – Lucio Battisti)

9) Microcosmo (perricone, nerello mascalese) – MARILENA BARBERA – Menfi – Sicilia (Sinfonia Imperfetta – Carmen Consoli)

10) Cortona Syrah (syrah) – STEFANO AMERIGHI – Cortona – Toscana (Following a Bird – Ezio Bosso)

11) S’Escusu Salice Salentino (negroamaro) – BALDASSARRE – Donaci – Puglia (Ballo della Pizzica – Briganti di Terra d’Otranto)

12) Tintilia Macchianera e Tintilia Macchiarossa (tintilia, montepulciano) – CIPRESSI – S. Felice del Molise – Molise (Che cossè l’amor – Vinicio Capossela)

13) Nero di Orgosa (cannonau, pascale, carignano) – ORGOSA – Orgosolo – Sardegna (Mamoiada – Tazenda)

14) Zimberno Aglianico del Vulture (aglianico del Vulture) – LALUCE – Ginestra – Basilicata (Luce – Elisa)

A chiudere un’autentica chicca:

15) Passito di Pantelleria (zibibbo) – FERRANDES – Pantelleria – Sicilia (L’Estate – Antonio Vivaldi, diretta da Salvatore Accardo)

I vini sono stati tutti particolarmente emozionanti, stando al sentito dire della platea, che l’ha ritenuta la degustazione più emozionante ed interessante fatta da quando vengono in Italia! Anche perchè erano praticamente tutti a loro sconosciuti.

Siccome come sempre tutti i vini sono stati fatti degustare alla cieca e solo dopo raccontati, non poteva mancare il consueto appuntamento con il Vino Emozione, che ognuno ha votato sulla base del proprio gusto e gradimento, ma anche sulla base delle sensazioni interiori percepite e dell’atmosfera fatta anche di immagini e musica.

E a sorpresa (ma forse no) il vino emozione è stato bianco, proprio perché ci avevano detto che i cinesi bevono quasi solo rossi!

IMG_2003Il Soave S. Stefano di Portinari è in realtà un “finto bianco” al punto che noi lo abbiamo definito “White Amarone”, visto che i suoi 15,5% sono frutto di una vendemmia tardiva, dell’incredibile tecnica della doppia maturazione ragionata, di una vinificazione in barriques e di un lunghissimo invecchiamento prima in legno e poi in bottiglia. Alla faccia del “bianco”.

Al secondo posto e quindi miglior rosso il S’Escusu Salice Salentino, di Baldassarre, sempre particolarmente apprezzato qualunque sia il contesto in cui ci troviamo.

Hanno invece condiviso la terza piazza a pari merito il Microcosmo siciliano di Marilena Barbera e l’incredibile vino da tavola Come d’Incanto di Carpentiere, contribuendo al successo della Puglia con ben due vini sul podio.

IMG_1967E ora che avete letto fin qui, se ne capite di vino continuate ad andare in enoteca a comprare le bottiglie più blasonate. Se invece siete fra quelli a cui non frega nulla di emozionarsi aprendo una bottiglia, c’è sempre il supermercato: pensate tanto per fare un esempio che l’azienda vicina di casa di Marilena Barbera, vignaiola a Menfi (80.000 bottiglie/anno) da noi finita sul podio, di bottiglie ne produce 24 milioni all’anno! Non ha certo bisogno di VIVA IL VINO per essere raccontata. Capita ora la nostra missione?

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